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Ponti termici: cosa sono, perché si formano e come correggerli per migliorare efficienza energetica

Progettisti e installatori si trovano costantemente a confrontarsi con una delle sfide più insidiose nell’ambito dell’efficienza energetica degli edifici: la gestione e la risoluzione del problema dei ponti termici. 

Non si tratta semplicemente di un piccolo inconveniente, ma di veri e propri “guai” che possono compromettere l’isolamento complessivo di una struttura, vanificando spesso gli sforzi compiuti per raggiungere elevati standard di performance energetica.

In questo articolo vediamo in modo chiaro cosa sono i ponti termici, quali danni possono provocare e quali soluzioni permettono di ridurre l’impatto.

Cos’è un ponte termico

Un ponte termico è una zona dell’edificio dove il calore passa più facilmente rispetto alle aree circostanti. Questo avviene quando c’è una discontinuità nei materiali, nella geometria o nella posa dell’isolamento.

 

Si manifestano solitamente con zone più fredde o più calde rilevabili con termocamera o persino a occhio nudo, grazie alla presenza di schiarimenti o macchie con contorni geometrici.

 

I ponti termici sono responsabili di una quota importante delle dispersioni energetiche di un edificio: in molti casi possono incidere anche per il 20–30% del totale.

Come riconoscere un ponte termico

I ponti termici possono essere individuati in due modi:

  • A occhio nudo;
  • Con termocamera, che permette di osservare differenze di temperatura sulle superfici, rendendo visibili le discontinuità dell’isolamento.

Le zone più soggette alla formazione di ponti termici sono:

  • cassonetti degli avvolgibili;

  • davanzali e soglie;

  • spallette delle finestre;

  • solette, marcapiani;

  • travi e pilastri in calcestruzzo;

  • innesti tra murature diverse;

  • tubazioni passanti;

  • punti in cui lo spessore dell’isolante è ridotto o assente;

Tipologie e cause principali dei ponti termici

Per intervenire in modo efficace è utile distinguere le diverse categorie di ponti termici, ognuna legata a cause specifiche.

1. Ponti termici formali (o geometrici)

ponte termico formale attacco parete tetto - ARD Raccanello

I ponti termici formali sono dovuti esclusivamente alla forma dell’edificio. Spigoli, rientranze, cambi di inclinazione o nodi complessi possono alterare la distribuzione del calore anche se i materiali sono omogenei.

Esempi:

  • spigoli interni ed esterni

     

  • attacco parete–tetto

     

  • giunti tra superfici con orientamenti diversi

2. Ponti termici strutturali o materici

I ponti termici strutturali dipendono dalla presenza di materiali con diversa conducibilità termica. Gli elementi più conduttivi (calcestruzzo, acciaio) creano percorsi preferenziali per il calore.

Esempi:

  • pilastri e travi in c.a. inseriti nella muratura

  • cordoli e solai passanti

  • contorni dei serramenti

  • punti in cui l’isolamento è interrotto

3. Ponti termici misti

ponti termici misti - ARD Raccanello

I ponti termici misti derivano dalla combinazione di differenze geometriche e disomogeneità materiche. Sono spesso i nodi più critici da correggere.

Esempi:

  • connessione balcone–solaio–parete

  • tetto–muratura con travi passanti

  • nodi complessi su superfici inclinate

4. Ponti termici esecutivi

I ponti termici esecutivi sono causati da errori di posa o imperfezioni costruttive durante la realizzazione dell’edificio o posa dei cappotti termici: pannelli isolanti tagliati male, giunti non sigillati, discontinuità nell’isolamento, spessori non uniformi.

Anche un progetto ben concepito può generare ponti termici se l’esecuzione non garantisce la continuità dell’isolamento o il corretto trattamento dei nodi.

Esempi di errori tipici:

  • isolamento posato in modo discontinuo

  • mancata sigillatura dei giunti

  • pannelli isolanti installati con spazi o fessure

  • ponti termici creati involontariamente da fissaggi errati

isolamento attorno ai serramenti incompleto o non a regola d’arte

ponte termico strutturale - ARD Raccanello

Questa tipologia è particolarmente frequente nei sistemi a cappotto realizzati senza adeguata formazione tecnica o supervisione.

I danni provocati dai ponti termici

La presenza di ponti termici non è un semplice problema di dispersione energetica: può avere effetti importanti sulla qualità dell’edificio e sul benessere degli ambienti interni.

1. Aumento delle dispersioni termiche

Il calore fuoriesce più rapidamente dai punti critici, innalzando la trasmittanza media dell’involucro e i consumi energetici.

2. Formazione di umidità, condensa e muffa

La temperatura superficiale più bassa favorisce la formazione di umidità sulle pareti interne.
Quando l’umidità supera il punto di rugiada, si verifica condensa, che diventa terreno fertile per la proliferazione di muffe.

3. Discomfort abitativo

Pareti fredde in inverno e surriscaldamenti localizzati in estate peggiorano la percezione del comfort.

4. Degrado dei materiali e della struttura

Umidità e muffa deteriorano intonaci, rivestimenti e possono ridurre la durabilità di parti strutturali. Se ti interessa approfondire il tema dei danni derivanti dai ponti termici nei balconi, potrebbe esserti utile anche questo articolo del blog sulla manutenzione dei balconi per il ripristino di parapetti e intradossi.

Come prevenire e correggere i ponti termici

Lo scopo principale è ridurre al minimo la perdita di calore, bloccando il passaggio del calore stesso. Non è sempre possibile fermare completamente la perdita di calore,soprattutto negli edifici esistenti, ma si può cercare di ridurla il più possibile. Vediamo come!

Cappotto Termico Esterno (ETICS)

Per gli edifici di nuova costruzione, il cappotto termico esterno è la soluzione definitiva. Prevede l’aggiunta di uno strato isolante continuo sulla superficie esterna dell’edificio. Questa soluzione è di gran lunga la più efficace poiché avvolge completamente gli elementi strutturali che causano i ponti termici (pilastri, travi, angoli), creando un guscio omogeneo che elimina di fatto le discontinuità e sposta il punto di rugiada all’esterno della struttura portante.

 

Il nostro sistema a cappotto ARDCOAT è certificato ETA ed è studiato per garantire l’annullamento dei ponti termici e il massimo delle prestazioni termiche.

 

Perché scegliere ARDCOAT per i vostri progetti:

  • Continuità assicurata: il sistema garantisce l’avvolgimento totale e l’isolamento omogeneo, eliminando la radice dei ponti termici strutturali e geometrici.
  • Dettagli critici sotto controllo: ARDCOAT offre una gamma completa di profili, e accessori studiati appositamente per la corretta realizzazione di tutti i nodi costruttivi (davanzali, giunti di dilatazione, angoli), prevenendo i ponti termici di esecuzione.
Protezione e finitura di alto livello: il sistema è completato dalle vernici e dai rivestimenti di finitura ARD Raccanello, che non solo proteggono lo strato isolante dagli agenti atmosferici e dai raggi UV, ma contribuiscono in modo significativo al valore estetico e alla longevità dell’intero involucro. Vuoi saperne di più su questa tematica? Leggi il nostro articolo su come scegliere le finiture per il cappotto termico.

Come prevenire e correggere i ponti termici negli edifici esistenti

Negli edifici esistenti, la correzione è più complessa a causa dei vincoli strutturali e geometrici. 

La normativa richiede spesso la verifica della trasmittanza limite media, rendendo necessario un incremento dell’isolamento sulle superfici maggiormente coinvolte.

Per edifici con cappotto esistente, ARD Raccanello prevede un piano di intervento composto da:

  • verifica e fissaggio dei pannelli non ancorati; 
  • sostituzione dei pannelli danneggiati; 
  • eliminazione delle discontinuità isolanti; 
  • sigillatura dei giunti con schiuma poliuretanica certificata; 
  • ricostruzione del sistema con rasatura armata e rete in fibra di vetro; 
  • applicazione del ciclo ARDCOAT con prodotti idonei e specificatamente progettati per il risanamento e riqualifica del sistema di isolamento esistente (es. Rebuild System, Linea Ardelast o nuovo Ardcoat System.
     

Un procedimento corretto evita futuri distacchi, cavillature e ricomparse di ponti termici.

Cappotto termico interno

Il cappotto termico interno viene utilizzato nei casi in cui non è possibile intervenire esternamente (vincoli storico-artistici o paesaggistici). Consiste nell’applicazione di uno strato isolante all’interno. Pur riducendo la dispersione, è una soluzione di compromesso: può ridurre lo spazio interno e, in alcuni casi, non risolve completamente la criticità strutturale, lasciando esposti i nodi e aumentando il rischio di condensa interstiziale nella zona strutturale non isolata.

Isolamento delle intercapedini

L’isolamento delle intercapedini viene realizzato quando sono presenti cavità tra le pareti, l’iniezione di materiali isolanti interrompe i percorsi di dispersione e migliora l’efficienza dell’involucro.

Vuoi approfondire il tema dell’isolamento termico? Consulta il nostro articolo su come isolare termicamente casa

Servizio tecnico ARD Raccanello: supporto diretto in cantiere

ARD Raccanello non si limita a fornire materiali certificati. Offriamo anche un servizio tecnico di sopralluogo in cantiere, supportando progettisti e imprese direttamente sul posto.

Il nostro team tecnico:

  • verifica le superfici e le criticità dei nodi;

  • consiglia i materiali e cicli applicativi ottimali;

  • ottimizza l’uso dei materiali e le modalità di posa.

Questo approccio permette di evitare errori esecutivi e migliorare l’efficacia dell’intervento, motivo per cui molti professionisti ci considerano un partner tecnico affidabile, non soltanto un semplice fornitore di materiali.

I nostri decoratori ricordano che la finitura fa la differenza: dipende dal livello di luce, dalla destinazione d’uso e dallo stile complessivo dell’ambiente.

FAQ – Domande frequenti sulla formazione di ponti termici

  1. Cos’è un ponte termico e come si riconosce?

Un ponte termico è un punto dell’edificio in cui la dispersione di calore è maggiore rispetto alle aree circostanti. Si può intuire quando una parete interna è visibilmente più fredda, oppure si percepisce una zona fredda al tatto. 

 

In presenza di un ponte termico, potrebbe formarsi umidità, e con il tempo comparire condensa o muffa. L’uso di una termocamera termica può confermare con certezza la presenza di un ponte termico.

  1. Quali sono le cause principali dei ponti termici in un edificio?

Le cause principali includono discontinuità dell’isolamento, differenze nei materiali (per esempio elementi strutturali in calcestruzzo inseriti in murature più isolanti) e geometrie complesse dell’involucro edilizio, come spigoli o giunti. 

 

Inoltre, anche un progetto ben studiato può dare origine a ponti termici se durante la costruzione si verificano errori esecutivi, come una posa imprecisa dell’isolante, giunti non adeguatamente sigillati o fissaggi che interrompono la continuità termica.

  1. Quali problemi può causare un ponte termico, come muffa e condensa?

Un ponte termico può generare superfici fredde che favoriscono la formazione di umidità superficiale, condensa e muffa. A lungo andare possono verificarsi distacchi dell’intonaco, degrado dei materiali, peggioramento della qualità dell’aria interna e aumento dei consumi energetici per compensare le dispersioni.

  1. Come si possono correggere o ridurre i ponti termici?

Le soluzioni includono l’applicazione di un cappotto termico esterno, l’adozione di un cappotto interno quando l’esterno non è accessibile, il riempimento delle intercapedini con materiali isolanti, l’introduzione di tagli termici negli elementi passanti. La progettazione dei nodi e la corretta esecuzione in cantiere sono fondamentali per garantire un risultato efficace.

  1. Quando è necessario intervenire e quali sono i metodi di intervento più efficaci?

È opportuno intervenire quando si evidenziano sacche di umidità, condensa o muffa, quando alcune pareti risultano fredde al tatto o quando una termocamera rileva disomogeneità termiche. 

Intervenire durante una ristrutturazione è molto più vantaggioso, perché si può ottimizzare l’isolamento nei nuovi nodi. I metodi migliori sono il cappotto esterno per una copertura completa, il taglio termico per elementi passanti.

  1. Che impatto hanno i ponti termici sulla prestazione energetica di un edificio?

I ponti termici aumentano la dispersione di calore e rendono più difficile mantenere condizioni confortevoli, incrementando il fabbisogno di energia per il riscaldamento. La loro presenza incide sulla classe energetica e può compromettere l’efficacia degli interventi di riqualificazione se non vengono corretti adeguatamente.

Considerazioni finali

I ponti termici, se trascurati, possono compromettere seriamente le prestazioni energetiche, la durabilità e il comfort degli edifici. Riconoscerli in tempo, permette di intervenire con soluzioni mirate. Grazie al supporto tecnico in cantiere offerto da ARD Raccanello, ogni intervento può essere progettato e realizzato con la massima precisione, garantendo prestazioni durature nel tempo. Richiedi subito una consulenza tecnica a assistenza@ard-raccanello.it e risolvi i ponti termici nel tuo prossimo progetto.

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